Dal 25 settembre al 30 settembre 2017 ha avuto luogo il quinto seminario dell’Accademia Internazionale di Agricoltura Biodinamica, presso la sede centrale di EcorNaturasi a San Vendemiano (TV).

Il primo giorno del seminario siamo stati in visita all’azienda agricola San Michele a Cortellazzo (VE), un’azienda pioniera nell’agricoltura biodinamica in Italia ed attualmente in fase di trasferimento in questa nuova sede vicino al mare di Jesolo. Siamo stati accolti dal responsabile Anito Bonadio che ci ha raccontato la storia ed i progetti dell’azienda, nata nel 1987 a Manzana (TV), nelle colline di Conegliano Veneto, dall’unione di circa trenta persone che hanno deciso di approfondire i principi antroposofici e biodinamici, creando un’associazione che diventerà poi una fondazione (l’attuale Libera Fondazione Antroposofica Rudolf Steiner, L.F.A.R.S.).

La nuova San Michele ha una superficie totale di circa 150 ha tra cui 130 ha coltivati ad ortaggi, cereali e foraggere, 7 ha boschivi e una fascia di circa 9 km di siepi che sono state trapiantante da circa un anno.  La creazione di fasce verdi come le siepi ed il bosco fanno parte di un progetto di ripristino della biodiversità.

L’azienda ha la consapevolezza che la fertilità della terra non è dovuta solo alla concimazione attraverso il compost ed il sovescio biodinamico, ma è profondamente legata al ripristino della fauna selvatica ed alle buone pratiche biodinamiche che non contemplano l’uso di sostanze nocive per l’uomo e l’ambiente. Il progetto è a cura di Fabio Dartora, agronomo e tecnico faunistico, che ha avviato all’interno dell’azienda la ripopolazione degli animali selvatici, attraverso la creazione di condizioni naturali favorevoli quali siepi, bosco, prati, canali e l’istallazione di varie casette per uccelli e posatoi, rendendo così possibile l’insediamento di molte specie autoctone. Il progetto per il ripristino della biodiversità della fauna è molto complesso e viene supervisionato regolarmente attraverso l’osservazione sul campo e con fotocamere notturne, in modo tale che l’arrivo di nuove specie e varietà sia agevolato dal lavoro umano, e per questo vanno i più sentiti complimenti a Fabio per il suo fantastico lavoro.

I giorni successivi abbiamo avuto come docente Gabriele Navilli, medico antroposofico e presidente della fondazione, che ci ha introdotto alla cosmologia, all’evoluzione dell’uomo e della terra, alla forza degli eteri che lavorano sul piano delle energie cosmiche.

Lo studio dell’evoluzione dell’uomo ha preso come riferimento la creazione della terra nel momento in cui nacque l’essere umano, questo perché dentro l’uomo risiedono tutti i regni della natura che da esso sono stati estromessi lasciandone in lui le vestigia. Quindi, l’evoluzione dell’uomo può essere vista come un’interiorizzazione del mondo esterno secondo l’antico motto “Uomo conosci te stesso e conoscerai il mondo”.

Rudolf Steiner diede indicazioni sui preparati biodinamici indicando i pianeti in relazione con le piante che ne rappresentano le forze, prevedendo che un giorno l’uomo avrebbe dimenticato l’importanza del cosmo e della sua influenza nella vita terrestre.

Nei giorni seguenti abbiamo avuto modo di approfondire le forze eteriche in relazione ai quattro elementi, cercando di osservarli nella realtà. Ad esempio, abbiamo visto come l’etere di luce legato all’aria crea i colori, l’etere del suono legato all’acqua crea regolarità, l’etere di vita collegato alla terra è un organismo ed infine l’etere di calore legato al fuoco dà un’origine, un inizio alla vita.

Le tematiche affrontate sono state alquanto complesse da interiorizzare, ma grazie alla semplicità di esposizione del dottor Navilli siamo riusciti ad identificare tali forze che operano nel macrocosmo e nel microcosmo, regolando la vita di ogni essere con un ritmo ben preciso.

In relazione agli eteri ed agli elementi abbiamo trattato insieme a Sabino Pavone, presidente della Libera Scuola Waldorf Novalis di Conegliano (TV), i temperamenti umani così associati: terra – melanconico; acqua – flemmatico; aria – sanguineo; fuoco – collerico.

Questi temperamenti caratterizzano la coscienza dell’uomo, in quanto quest’ultimo è collegato ai quattro elementi che conferiscono diverse qualità, a seconda della predisposizione genetica e dell’Io. Portare a consapevolezza queste qualità è importante per trovare un equilibrio interiore che a sua volta si ripercuote nel mondo esteriore e nella comunità.

Durante la settimana siamo stati in visita anche alla Libera Scuola Waldorf Novalis, dove ci è stato spiegato sia l’aspetto architettonico sia l’aspetto pedagogico, entrambi ispirati ai principi antroposofici, con ottimi risultati.

Abbiamo quindi avuto modo di incontrare Fabio Brescacin, Presidente di Ecornaturasì, che ci ha illustrato come è nata questo distributore, grazie agli impulsi della fondazione che volle accanto all’azienda agricola San Michele ed alla scuola anche quest’azienda oltre ad un negozio biologico (Ariele Conegliano), oggi gestito da Claudio Fava e dal suo fantastico team. La fondazione come guida ha degli ideali comuni ed i suoi punti fondamentali sono tre: la salute alimentare, agricola e sociale. In seno a questi ideali sono nati così molti progetti, da ultima la nostra Accademia Internazionale di Agricoltura Biodinamica.

La fondazione ha anche avviato un laboratorio di analisi che studia la vitalità dei terreni attraverso la cromatografia e la vitalità dei cibi attraverso la cristallizzazione sensibile. Queste tecniche innovative sono in fase di sviluppo e ad oggi stanno già dando buoni risultati, sia per quanto riguarda ad esempio lo stato vitale dei terreni, sia per quanto riguarda indicazioni per il loro ripristino.

E’ stata una settimana sicuramente molto intensa. Tuttavia, visitare tutte queste realtà ci ha dato la prova che con gli ideali e l’unione tra le persone si riesce a creare un mondo diverso, rispettoso di ogni forma di vita, che guarda alla salute umana ed a quella del pianeta. Per noi giovani studenti dell’Accademia, aver visto l’entusiasmo di chi opera in questi settori ed il filo conduttore che li unisce, ci ha trasmesso un ottimo esempio di Comunità e di Organismo Biodinamico.

Durante tutta la settimana abbiamo infine avuto il piacere di fare quotidianamente un’ora di pittura.  Come in ogni seminario, le ore di arte allietano il tempo e stimolano i sensi dell’anima. Grazie anche a Stefano Signorin per averci fatto sperimentare con la pittura la forza degli eteri, nei colori e nelle forme che li rappresentano. 

 

Claudio Stilli

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